Ieri sera mi è capitato per caso di leggere questa frase e la propongo anche a voi
L'effetto è stato...SBAM! (onomatopeicamente parlando), per poco cadevo giù dal letto!
Stimo le persone capaci di rivelare e sintetizzare aspetti della realtà in una singola e semplice frase. L'arte della scrittura qui realizza al meglio il suo obiettivo: ciò che è riportato sopra denota uno stato di cose talmente presente ed evidente alle nostre menti che non c'è bisogno di altre spiegazioni.
Essa d'altro canto stimola la riflessione.
Utilizzerò un'approccio schematico per facilitare la comprensione e fare ordine. Il mio obiettivo non è certamente ridurre la complessità dell'amore e dei sentimenti e non sono neanche senza cuore, ma credo che dati gli scopi del blog questo possa essere utile.
Questa frase descrive due verità che costituiscono una situazione (implicita), mantenendo il punto di vista di una persona esterna.
1) Lui non l'amava, glielo si leggeva negli occhi = evidenza del non amore di Lui.
2a) Lei era troppo innamorata = sentimento fortissimo verso quest'uomo, eccessivo date le condizioni.
2b) e faceva finta di essere analfabeta = inganna sè stessa. Lei lo sa che lui non la ama, che non può essere una risorsa, eppure persevera. Perchè?
Situazione: Amore non corrisposto, Stallo
Eppure a livello razionale non sarebbe complicata... Ma l'amore è un'altra cosa e ha le sue regole speciali!
Pur essendo una frase riferibile più fasi e situazioni amorose (l'analfabetismo d'amore reale e di autoinganno è molto diffuso...), quella che subito mi è venuta in mente è l'innamoramento, ahimè non corrisposto e che quindi non può essere vissuto.
Così presentata è già evidente che la situazione sia una fregatura; non sono molte però le persone così forti e razionali da non cedere al piacere dell'emozione concessa da un saluto della persona che ci piace.
Da quel primo momento in cui viene provata l'emozione adrenalinica data dall'attenzione altrui, si instaura un ciclo a fasi che può essere generalizzato così: inizialmente euforici per l'attenzione ricevuta iniziamo a pensare a quella persona con la voglia di sentirla e conoscerla, poi può seguire un periodo in cui la persona oggetto del desiderio risponde e interagisce con noi, e infine se non siamo ricambiati come in questo caso ci sarà una fase di delusione delle nostre aspettative.
Questa fase non è il termine, ma l'inizio dei problemi: l'insieme delle nostre aspettative deluse e dello stato psicologico alterato dall'innamoramento fanno si di instaurare dei pensieri ricorrenti e insistenti sulla situazione i quali, oltre a generare stati mentali non positivi come distrazione, rabbia, ansia, impotenza, a chiederci perchè e per come sia successo, esso crea il sub-strato migliore per accettare ancor più positivamente di quanto effettivamente sia il ritorno del nostro oggetto del desiderio. Il ritorno diventa una fase bellissima, torna la persona che ci piace, torna la speranza! E quindi si ricomincia il circolo per altre millemila volte, prima di uscirne nella maggior parte dei casi distrutti.
Non c'è dubbio, nella situazione globale il bilancio del benessere della persona non è positivo.
Inganniamo noi stessi facendo gli analfabeti!
Ne vale la pena? Alcuni potrebbero rispondere si.
E' giusto nei confronti di sé stessi assumere questo atteggiamento kamikaze?
Assolutamente no!
Come fare a cambiare questa routine o, per lo meno, cadere col paracadute?
Il paracadute o il cambiamento lo deve creare ciascuna persona attraverso prima di tutto il riconoscimento del problema seguito poi da lavoro cognitivo che da un lato si rivolge all'ascolto di sé stessi, dall'altro riguarda valutazione, comprensione e ristrutturazione della situazione al fine di comprenderla e di avere la sensazione di maggior controllo su di essa.
Quando siamo in una situazione del genere si entra in un vero e proprio tunnel cognitivo: ci fissiamo solo su alcuni aspetti della situazione, consideriamo importanti solo determinate informazioni e non altre, così il pensiero diventa di tipo convergente, non consentendo una adeguata e reale valutazione dei pro e contro. Inoltre l'amore non corrisposto porta spesso a "pensare a Lei/Lui", "parlare di Lei/Lui", "sognare di Lei/Lui", accompagnati da passività e attesa... Cambiamo punto di vista e focalizziamoci su noi stessi, sui nostri bisogni e sulle nostre possibili azioni.
In pratica cosa si può fare?
Ecco alcuni lavori di riflessione che possono aiutare in questo caso:
1) Analizzare i sentimenti e le sensazioni che costituiscono il nostro stato di stallo. Quali sono? Perchè ci sono? Sono "giusti"?
2) Focalizzarsi sui propri bisogni affettivi: sono soddisfatti ora?
3) Pensare realisticamente ai possibili esiti della situazione in cui ci si trova: i propri bisogni saranno soddisfatti in futuro?
4) Utilizzare tecniche di pensiero divergente per uscire dal tunnel
5) Nel caso vogliate comunque provare a conquistare la persona, elaborate una strategia (ma anche di più) che vi consenta di agire in breve tempo e di cui conoscete le possibili conseguenze. Questo è il paracadute che vi salverà.
Questi cinque punti vi aiuteranno a stare meglio. Le parole chiave sono ascolto, consapevolezza e non illudersi.
Il grosso del lavoro come avrete capito è da fare dentro di sé: è imparare ad ascoltare e rispettare sé stessi e i propri bisogni.
Ecco cos'è l'analfabetismo dell'amore e la causa è... che siamo sordomuti!
Ringrazio la scrittrice Susanna Casciani che è l'autrice di questa breve frase e di tante altre inerenti l'amore. Vi posto il link al suo blog http://susannacasciani.tumblr.com/
Nessun commento:
Posta un commento